La Croce di Gerusalemme è, in genere, interpretata come rappresentazione delle cinque piaghe di Cristo. Le croci minori simboleggiano le ferite alle mani e ai piedi di Gesù, mentre la croce centrale rappresenta la ferita aperta nel costato.
Un’altra interpretazione frequente è che le quattro croci minori rappresentino i quattro Evangelisti, mentre Cristo stesso è la croce centrale.
La croce esprime la sofferenza, la morte e la resurrezione nella religione cristiana.
Questo antico e potente Simbolo di protezione e difesa rappresenta l’Amore di Dio, che per la salvezza degli uomini ha inviato il Figlio.
La Tetraktys, sacra decade, è un Simbolo pitagorico triangolare composto dai primi quattro numeri (1,2,3,4), la cui somma dà 10.
Da questo numero quaternario, per “riduzione filosofica”, si ricava l’Uno, il Principio.
Nel triangolo, Pitagora vede la rivelazione della Divinità: il Padre, la Madre e il Figlio.
Molte fonti hanno dimostrato le analogie tra la Tetraktys e il Tetragramma sacro agli Ebrei, il nome divino di quattro lettere: Yod-Hé-Vav-Hé (יהוה).
Sulla Tetraktys, l’Occhio dei Cieli, nella quale si trovano la sorgente e la radice dell’eterna natura, giuravano i seguaci della Scuola di Pitagora.
Dall’epoca egizia, o ancor prima, nasce l’usanza di indossare l’anello matrimoniale, e questa tradizione è viva ancora oggi in grande parte delle culture.
Nel tempo, questo antichissimo Simbolo di unione è passato dalle forme più elaborate alla linearità del semplice cerchio, come puro inizio senza fine.
Symbolikamente interpreta con un nodo infinito il legame di unione e con due spirali perché accompagnino i cuori con energia per sostenere l’amore, affinché, nell’aprirsi l’uno all’altro, possano battere sempre all’unisono.
Ma se gli animi non sono più in armonia, questo tipo di nodo si scioglie e può lasciarli liberi, perché li lega solo fino a quando sceglieranno di viaggiare uniti nel mondo.
Dal centro, che rispecchia l’Assoluto, il Trascendente, si irradiano nello spazio-tempo i Simboli di riferimento delle religioni principali.
La raffigurazione racchiude in sé molte espressioni umane del Divino, per rappresentare in una immagine unica la non-dualità.
Nel centro, che è un Simbolo esoterico fondamentale, viene rappresentato l’Uno, l’origine della Creazione, il Principio non manifestato.